Questo è un pezzo scritto molti anni fa e che avevo "perso". Riveduto e corretto, ora che l'ho ritrovato non lo lascio solo...
Lei
 è là, e ti guarda; tu ne sei affascinato, ma è troppo bella per te. Ti 
giri indietro e ti guardi attorno per capire se è proprio te che sta 
guardando. Si, guarda te, ha scelto te e ne sei compiaciuto. La chiedi e
 te la porgono, tu ne valuti i vari aspetti. La soppesi, la rotei fra le
 mani, la senti al tatto, ascolti le sensazioni che ti dà. La senti fra i
 denti, sulle labbra, ne annusi l'odore. E' deciso, sarà tua.
Arrivi
 a casa e la poggi sul tavolo, la guardi e ti rendi conto che è quasi 
snob nella sua riservatezza, molto signorile ed elegante. Lo sai, è lei a
 chiedertelo, miscela inglese. E' anche la tua prima volta, forse, e sai
 che non sarà semplice affrontarla, non sei esperto e non sei abituato.
La
 guardi nuovamente e lei capisce, comprende. Ti pare che abbia cambiato 
atteggiamento, che si giri di lato e ti guardi di sottecchi. Per la tua 
prima volta accetta una miscela leggera, adatta a te. Per soddisfare lei
 ci sarà sempre tempo.
Prendi la latta di Caledonian 10, la apri e
 d'istinto avvicini il naso. Lo fai sempre, anche con la busta nuova del
 caffé. Sono quei primi attimi di profumo a occhi chiusi che ti 
soddisfano maggiormente, forse perché sono così fugaci. Appoggi le dita 
sul tabacco, ne percepisci al tatto l'umidità, l'oleosità, la fragranza.
 Ne prendi dei pizzichi fra le dita e lo fai ricadere, strofinando fra 
loro i polpastrelli, poi li annusi. Lei aspetta paziente.
Ti
 senti osservato, giri la testa e la prendi con la mano. Lei è pronta ad
 accogliere il tuo nuovo amico. Ne prendi un pizzico fra le dita e lo 
lasci cadere dentro al fornello, le dai dei colpetti sul fianco e lui, 
contento, si adagia sul fondo. Ne prendi ancora e ripeti il gesto, due 
colpetti e poi col polpastrello lo schiacci leggermente. Ancora una 
volta, lo sollevi dalla sua precedente casa, lo metti nella nuova e 
schiacci, stavolta in maniera più decisa. Sei arrivato a tre quarti 
della stanza e lei ti chiede di fermarti. La tentazione di riempire 
completamente la stanza  è forte, ma sebbene sia la prima volta per 
entrambi, è lei che comanda, sai che ha ragione lei. Ti fermi. La porti 
alle labbra e aspiri, da spento. Passa troppa aria, mentre aspiri 
schiacci col dito il tabacco e valuti. Si, adesso l'aria passa e hai la 
sensazione che il tuo nuovo amico voglia farti notare che c'è. Guardi 
all'interno della stanza e vedi che puoi aggiungere un altro pizzico di 
tabacco, lo premi e riassapori l'aria dolce e aromatica che ti arriva 
sul palato mentre decidi se hai schiacciato alla giusta pressione. Sai 
che se non passa più l'aria devi svuotarla e ricominciare da capo.
Ecco,
 lei sospira contenta, lui è rilassato dentro al fornello e attende. 
Poggi la pipa sul tavolo stando attento a non farla rovesciare, chiudi 
la latta e la sposti da un lato. Riprendi la pipa in mano e con l'altra 
prendi l'accendino. Annusi l'aria, hai annusato lui e lei, prima da 
soli, poi insieme. L'altro ti osserva. E' lui che accenderà la passione,
 letteralmente. Ma sei tranquillo, non è il rozzo americano affascinante
 a benzina che lascia dietro di sé una persistente scia della sua 
passata presenza. L'altro è più discreto, sa di essere importante e sa 
che tanto meno si farà notare, tanto più il suo lavoro sarà apprezzato. 
Butano è indelicato come nome, ma l'altro sa che è più importante la 
sostanza, nel suo lavoro, che non l'apparenza o la musicalità del nome. 
Accendi, e avvicini la fiamma alla cima del fornello e cominci, 
lentamente e tranquillamente, ad aspirare. Assapori le prime volute di 
fumo nel palato, sulla lingua, in bocca. Lui, dentro, è come se non se 
lo fosse aspettato, come colto di sorpresa, o forse come per un dolore 
iniziale improvviso, si alza. Tenta di uscire. Tu lo sapevi che sarebbe 
successo. Ti avevano avvertito. Non ti innervosisci. Posi l'accendino 
sul tavolo e prendi il pigino. Lo appoggi sul tabacco e lo rimetti a 
letto, lo adagi con la stessa delicatezza di quando rimbocchi le coperte
 ad una amante che si è appena addormentata. Riprendi l'accendino e 
riaccendi, riavvicini la fiamma al fornello e aspiri, il dolore di lui 
adesso è più smorzato, ormai se lo aspettava e ci aveva, in parte, fatto
 l'abitudine. Malgrado questo inarca leggermente la schiena e tu, con il
 pigino, lo riadagi sul fondo. 
Aspiri, adesso puoi 
concentrarti solo sul gusto. Lui brucia di passione, lei cerca di 
contenerlo, ma il figlio di questo connubio, il fumo,  vuole uscire e 
dichiararsi al mondo. Ci riesce, ma lo fa tramite te, le tue labbra, la 
tua bocca, la tua lingua. Tu ne assapori il gusto, la freschezza, gli 
aromi e poi, lo lasci andare. Continui a gustartelo, lentamente, in modo
 regolare. Ogni tanto appoggi il piccolo amico tuttofare sulla cenere 
combusta del fornello e lui, dentro, ti ringrazia, si ravviva e dorme, 
consumandosi, al buio e al caldo. Lei lo accoglie serena. Ogni tanto lei
 ti avverte, “ehi, non respira più”, tu chiedi conferma a lui, 
aspirando. Nulla, nessuna risposta. Allora lo riaccendi e lo riadagi sul
 fondo, sempre delicatamente, molto delicatamente. Se premi troppo lui 
si innervosisce e si spegne di nuovo. Lei intanto è sempre vigile e 
attenta. Ad un certo punto sembra parlarti. Sembra un gorgoglio 
soffocato, l'aria passa con difficoltà e ti sembra che la bocca si 
inumidisca. E' il modo che ha lei per dirti che stai aspirando troppo 
velocemente e troppo violentemente. Di solito oltre a borbottare lei si 
scalda, ti avverte scottandoti le dita per farti fermare, per farti e 
farla riposare. Allora entra in scena un nuovo amico. Un amico a 
perdere, uno che dopo aver fatto il suo lavoro, se ne andrà per sempre. 
Lo scovolino, morbido, candido, ti chiede di prenderlo con dolcezza e 
inserirlo nel bocchino. Si incuneerà lui in quello spazio buio ed 
angusto a fare il lavoro sporco. Arriva pian pianino fino alla fine del 
cannello, resta alcuni istanti e poi torna fuori carico d'acqua e tutto 
sporco, sebbene felice di avere svolto bene il suo lavoro, quello di 
regalarti nuovamente il piacere di assaporare il gusto del tabacco, 
fresco e asciutto. Facendoti l'occhiolino cade sereno e soddisfatto nel 
cestino dei rifiuti, tanto sa che in caso di bisogno c'è chi lo 
sostituisce. La loro forza è nel numero.
Lento lo 
scorrere del tempo, delicati, ritmati e regolari i gesti. Il tempo passa
 durante questo scambio di piaceri, ci si può permettere di distrarci. 
Ci si può far accompagnare dalla musica e dalla compagnia di un buon 
distillato o dalle chiacchiere di amici cortesi. Il tempo passa, il 
nostro amico si consuma nel fuoco della passione e in cambio ti 
rasserena. Lei, intanto, discreta seppur sempre presente, lavora.
Arrivi
 alla fine, di lui resta solo una polvere grigia impalpabile. Lei basta 
girarla e lui “cade come neve cade e non si posa”, mai batterla, se non 
sul palmo della mano. Lei non sopporta mai la violenza. Lui non c'è più 
ma adesso è lei che necessita delle tue attenzioni. Non può restare 
così. A lavorare ci si sporca e lei non fa eccezione. Ma sporca non può 
restare, sarebbe ingiusto nei suoi confronti e si vendicherebbe le 
prossime volte.
Una sola cortesia ti chiede: non 
separar a caldo le due parti di sé. Corpo e bocchino sono diversi. Si 
sposano bene insieme, ma come sempre, maschio e femmina, reagiscono 
diversamente alle sollecitazioni della vita. A caldo non vanno mai 
separati, si arrabbierebbero e rischierebbero di farsi del male 
reciprocamente. Per pulirla dalla presenza di lui, ormai quasi solo un 
ricordo, tornano loro; gli scovolini. Come prima, avanti e indietro nel 
cannello e poi, piegato a U, nel fornello a togliere ogni traccia del 
recente amante da sé. Ogni volta che accoglie un nuovo amante, o anche 
lo stesso delle volte precedenti, lei pretende, giustamente, di essere 
in ordine, pulita e truccata. Non sta bene accogliere gli amanti in 
maniera trasandata.
Adesso è il momento del riposo. Lei
 ha bisogno di riposare, all'aria, non in un cassetto o in un sacchetto.
 Deve respirare e asciugarsi dalle fatiche; solo così, la volta 
successiva potrà regalarti sempre migliori sensazioni.
Fumare
 la pipa è uno scambio di cortesie e di attenzioni fra tutti gli 
elementi del gioco. Cortesia, attenzione e... rispetto. Solo così fumare
 la pipa sarà sempre un piacere.
Il Fummelier  c