giovedì 15 giugno 2017

Dei "Napalm 51", dei leoni da tastiera...e pensieri in libertà




Non seguo “faccialibro”, mi sono fatto inviare questo pezzo – là pubblicato – dal mio amico Terry Nesti. Lo riporto così com'è ed alla fine aggiungo alcune mie considerazioni

"Perché per i “rockers” non esiste altra musica buona all’infuori di quella che ascoltano loro. Questo chiaramente vale anche per i jazzisti, che sono ancora peggio. Un musicista pop non ti guarda come se avessi appena preso a calci una vecchietta se gli dici che ti piace l’ultimo pezzo di Beyoncé, se apprezzi le doti di Lady Gaga o se hai trovato carino l’ultimo album di Cesare Cremonini, nemmeno uno che suona raggae o blues.
I rockers sono spesso i musicisti peggiori, quelli più sguaiati e senza criterio alcuno nel comporre o suonare, perché il rock è così, quel rumore e quelle chitarre scordate sono volute, anche se fanno cagare e anche se sono tutti luoghi comuni.
Se suoni rock, tutta la musica pop ti è vietata, figuriamoci poi quella italiana, ad eccezione di De Andrè, che fa sempre figo metterlo nel mezzo, la PFM, Rino Gaetano e Ivan Graziani, che si dice per fare gli intenditori,ma quasi nessuno lo ha mai ascoltato davvero; qualsiasi persona faccia musica in italiano è un buffone, a meno che non sia una cosa del tutto inascoltabile o noiosissima o con dei testi che nemmeno Freud ne potrebbe venire a capo.”
Ho trovato questa descrizione su un bel blog http://www.nowaytobeme.com/i-rockers/amp/ e ho pensato che questa analisi si può applicare a molte categorie dello spirito.

Io la ritrovo, sempre di più, nel mondo dei leoni da tastiera, quelli che si improvvisano critici perché hanno un loro noumeno, fisso e intransigente, un'idea di ideale applicata alle cose di tutti i giorni, ai piccoli piaceri della vita. Nel mondo dei sigari e non solo, penso anche alle birre artigianali solo per fare un esempio (vero Leonardo Di Vincenzo?), ne ho letti diversi di questi schiccheracarte elettroniche.

Ne leggi perché raramente li incontri: nel contraddittorio verbale non sono a proprio agio. Io mi aspetto che si avvicinino durante i numerosi eventi che facciamo in giro per l'Italia, ma con scarsissima frequenza si presentano, saltuariamente ti portano obiezioni articolate (che potrebbero fare, i margini ci sono, nessuno è perfetto); si limitano a fare scatologia affermando che il tal prodotto è deiezione, escremento, feci.
Sul perché sia reputato tale non è cosa ermetica da comprendere: non piace a loro e tanto basta. In più c'è l'aggravante di Golia contro Davide e si sa che Golia fa tutto male perché lavora per guadagnare, mentre Davide lavora bene perché lo fa per la Gloria (che se fosse una bella gnocca avrebbe anche senso).

Tanto gli altri consumatori sono scemi, ciechi o peggio ignoranti: perché se dovessimo stare dietro alla maggioranza degli appassionati, quelli fumano aromatizzati!

Perché provate a far bere un Tavernello ad un esperto di vini e vedrete che ve lo tirerà in faccia (http://www.intravino.com/assaggi/portare-il-tavernello-alla-fiera-dei-vini-veri-per-vedere-leffetto-che-fa-perche-lo-fa-eh/) e cose di questo stampo.

Ho assaggiato i sigari di altri produttori, alcuni sono buoni, buonissimi, passabili, indegustabili, ma sono il frutto di un lavoro rispettabilissimo, in alcuni casi lungo e non privo di ostacoli e si sente la differenza, in altri casi frutto solo di pochi anni (ma anche i nani cominciano da piccoli) e si avvertono le mancanze. Ho degustato in questi giorni un sigaro di un piccolissimo Davide, naturalmente osannatissimo, e non sono riuscito a portarlo a fondo, troppe note ammoniacali, frutto evidente di una fermentazione non espressa bene, troppa potenza nicotinica, sgraziata e spiacevole come una grattugia sulla lingua. Non sono riuscito a finirlo, non rientra più nella mia percezione dei sigari. Mi ricordava gli infumabili, per me naturalmente, Toscanello di venti anni or sono. Beh qualcuno dirà, ma quelli sì che erano buoni, mica la roba fatta ora! È naturalmente un'opinione rispettabile, come quella delle persone a cui piace la grappa del contadino, il vino del bisnonno siciliano, le frustate sulle gonadi, il caffè con la cicoria. Purtroppo o per fortuna il mondo va da un'altra parte e "nella lotta fra te e il mondo, stai dalla parte del mondo" (cit.)”


Ho sottolineato parti del discorso che ritengo importanti, e aggiungo:

Al primo Festival nazionale del tabacco e dei sigari tenutosi a San Giustino (PG) dal 2 al 4 giugno abbiamo condotto 6 degustazioni guidate gratuite e 7 laboratori (workshop, in italiano moderno) sempre gratuiti...e ci sembravano pochi, ma visto l'operato degli altri, erano un'enormità.

Ma...

- un produttore concorrente, dopo aver aderito al festival, ”nulla, vuoto, deserto” (citaz. Alex Drastico) ha lasciato la postazione vuota...non si è presentato.
- un esperto, di altra azienda concorrente, tenuto a fare una conferenza...non si è presentato.
- un relatore di azienda non concorrente ma a noi vicina, tenuto a fare una relazione...non si è presentato.
- parecchi estimatori di sigari - critici (anche) nei confronti del Toscano – con la possibilità di avere un confronto con relatori, staff dirigenziale, coltivatori, responsabili acquisti/vendite, sigaraie (si, da noi c'erano tutte queste figure professionali)...non si sono presentati.



Forse – come per le battaglie di Napalm 51 - “stavano per...” ma qualche lobby cattiva ha impedito loro di partecipare.

Di che stiamo parlando? Di cosa dovremmo preoccuparci?

Comico poi - davvero comico - è leggere alcune recensioni e resoconti del Festival riuscendo addirittura a non nominare MST e il sigaro Toscano, come non ci fosse stato; davanti a tanto coraggio mi inchino :-D

E' la conferma che non si deve dar ascolto a chi non non ci mette la faccia, il nome (reale) e che di persona non esiste (e se esiste non si presenta), ed esiste solo nel virtuale.

Quando alcuni, e per fortuna nel corso degli anni ci sono stati, si sono posti in maniera gentile, intellettualmente onesta e con la disposizione ad ascoltare, così come anche io mi sono rapportato a loro, sono stato ringraziato; questo non significa che abbiano cambiato la loro idea; o magari forse un po' si, perché ci si è spiegati e si è cercato di comprendere l'uno le ragioni dell'altro. Si sono confrontati e sono stati ascoltati. Senza quel preconcetto per cui, “se lo dicono loro, che sono i produttori, allora sono balle”. Dovrebbe essere la cosa più naturale del mondo, e con 550 eventi in un anno, in tutta Italia, le occasioni per incontrarci e magari “fare anche solo due chiacchiere”, di certo non mancano. 

il Fummelier™ 

martedì 13 giugno 2017

EASY FISH 2017 & Club Amici del Toscano®



Dal 15 al 18 giugno a Lignano Sabbiadoro (UD) presso la Terrazza a Mare ed il Lungomare Trieste, si svolgerà l'edizione 2017 di Easy Fish - Festival del pesce dell'alto Adriatico. 
Dal 16 al 18 dalle ore 17.00 alle ore 23.00 Club Amici del Toscano® avrà una sua postazione - proprio in Terrazza a Mare - ove rilassarsi e avere la possibilità di gustare un buon sigaro.

Le degustazioni sono gratuite ma - come sempre - riservate ai soli maggiorenni e soci del Club (registrazioni gratuite in loco).
Non mancate!
Qui il Programma della manifestazione
il Fummelier™