giovedì 30 dicembre 2021

Avete mai provato col caffè?

 Breve considerazione estemporanea di un estimatore della bevanda chiamata caffè.

 

Ci sono abbinamenti considerati quasi scontati (qualcuno ha detto sigaro, rum e cioccolato?), altri meno. Ultimamente - e per fortuna - gli appassionati sono disponibili ad approcciarsi al mondo delle degustazioni in abbinamento con tabacco con un'apertura mentale nuova. Non sempre, degustando una miscela di tabacchi da pipa o il proprio amato sigaro, si ha voglia di alcool ed il caffè è un eccellente compagno di fumata, sempre che siate degli estimatori come me della nera bevanda, non degli esclusivi "espresso addicted"; non che l'espresso non sia piacevole da bere - anzi - però mal si concilia con i tempi del lento fumo. Forse si potrebbe adattare alla tradizionale pipa giapponese "kiseru"che con le sue poche boccate e i tempi ristretti di fumata meglio si adatta alla svelta fruizione dalla tazzina. Se decidiamo di concederci tempo, abbandoniamoci al lento rito di preparazione [macinatura a mano, pesatura della polvere di caffè, riscaldamento dell'acqua, infusione/filtrazione etc. ricordano in parte il rito di preparazione di una fumata in pipa] di un caffè filtro, di una pressa francese, di un caffè a sifone, alla turca, all'africana, speziato, di un percolato freddo e di altri metodi di estrazione. 

In passato e recentemente - anche per lavoro come divulgatore del lento fumo, oltre che per piacere personale - ho avuto modo di conoscere specialisti del caffè, torrefattori, produttori, collaborare e sperimentare con loro miscele e mono origine di caffè delle più varie e disparate provenienze, ed essendo un appassionato in prima persona, sperimento e degusto anche nella mia quotidianità. 

Insomma, tutto questo "chiacchierare da bar" - mai come in questo caso terminologia si abbina meglio - per condividere una passione, stimolare gli indecisi a differenti metodologie di approccio alla degustazione (lenta) del caffè da associare e godersi assieme ad un buon sigaro o una buona pipa. E come per i sigari e le miscele da pipa, la scelta fra i caffè è così ampia che si possono passare ANNI a cercare, provare, sperimentare e degustare il degustabile.

Di seguito solo alcuni marchi, produttori, torrefattori, selezionatori e specialisti di caffè con i quali ho avuto il piacere di collaborare e/o di cui degusto i prodotti.

- Marziali caffè

- Caffettin

- Demar caffè

- Boconò Specialty Coffee

- Cremcaffè (Torrefazione a Trieste)

- Mattioni (Torrefazione a Gorizia)

- Pellini

- Illy caffè


il Fummelier®

martedì 27 aprile 2021

Della confusione fra "Analisi sensoriale" e "Degustazione" - CIGAR SENSE

 


   Quando Franca Comparetto - CEO e co-fondatrice di Cigar Sense in quel di San Jose (California) - mi ha chiesto un parere sul perché, soprattutto in Italia, si facesse ancora confusione con le definizioni di analisi sensoriale e degustazione, spesso utilizzandole come sinonimi in maniera intercambiabile, con lei sono stato molto schietto e diretto; la confidenza che per fortuna ho con lei, mi ha permesso di parlarle senza filtri. 

Nessuna perifrasi, niente metafore, comprensione per chi in buona fede confonde le cose, ma nessuna pietà per coloro che, con dolo [questa la parola chiave, n.d.a.] spacciano la loro opinione personale di degustatore-degustatrice come "risultato di un'analisi sensoriale propriamente detta". E non approfondisco oltre, almeno non qui e non ora poiché non è il focus di questo articolo.

E quando, onorandomi della sua richiesta, mi ha chiesto  se avessi avuto piacere di essere citato nel suo articolo e a riportare quanto da me espresso, non ho avuto alcun problema a dirle di si, salvo consigliarle di rendere il mio concetto - tra l'altro in comune con Mario Ubigli, Consigliere Nazionale dell’Organizzazione Nazionale Assaggiatori Vino -  il più diplomatico possibile, che i nemici non piacciono a nessuno; la cosa le è riuscita benissimo e l'articolo non solo è completo ed interessante ma si spera che faccia chiarezza su questo argomento.

L'ultima cosa giusta che mi rimane da fare è davvero consigliarvi di leggere attentamente l'articolo e se si ha interesse e voglia, farsi condurre da alcuni altri link presenti nella pagina, davvero interessanti (come quello sul falso mito delle zone della lingua).

A chi non avesse problemi con la lingua d'Albione consiglio di leggerlo in originale ma poiché - come ho avuto modo già di far intendere alcune righe sopra - Franca è persona gentile, scorrendo la pagina, dopo l'articolo in inglese, troverete il testo tradotto in italiano...pigroni che non siete altro.

Link All'articolo:  Sensory analysis, a misunderstood discipline

Cigar Sense (Instagram)

Franca Comparetto (Linkedin)


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