lunedì 6 gennaio 2014

Toscano Extravecchio e...White Russian


Fare un abbinamento con un cocktail non è proprio una cosa semplice. Non è una tipologia di bevanda che solitamente si associa ad un pasto, come vino o birra, ad un alimento particolare o ad un elemento differente che non sia il drink stesso. Tanto più se, il cocktail di cui parliamo, è di quelli forti. Sebbene addolcito dalla presenza della panna il White Russian è parente stretto della sua versione Black, medesimi ingredienti, medesime proporzioni, crema di latte in aggiunta. E' al Grande Lebowsky che dobbiamo una certa sua popolarità. Come non ricordare le peripezie del Drugo - nel magistrale film diretto dai fratelli Coen - gran consumatore di questo cocktail?
Gustave Tops, barman dell'hotel Metropole di Bruxelles, inventa questo cocktail per un ambasciatore statunitense, tal Pearl Mesta, alla fine degli anni '40 e il nome sembra risultare ovviamente e squisitamente legato al colore bianco della panna e all'utilizzo della Vodka, distillato tipicamente russo. L'utilizzo originale della Kalhua è requisito necessario per la buona riuscita del mix, così come la procedura di non mescolare la crema di latte leggermente montata per darle una consistenza più solida e rimanere separata , una volta versata delicatamente come top, sulle le due parti di Vodka, una parte di Kalhua e cubetti di ghiaccio che, in un bicchiere tipo tumbler, compongono il Russo Bianco. Sebbene la natura dolce del liquore al caffè e la panna facciano si che il tutto risulti morbido al palato, la gradazione alcolica, soprattutto della Vodka, fa si che questo miscelato risulti potente. Volendo abbinare un sigaro Toscano, come un ipotetico Drugo in giro per Los Angeles, beh per compensare tanta dolce potenza un Extravecchio è ciò che mi serve per sopravvivere all'esperienza. 

Non è un abbinamento come gli altri questo. Andando a ritroso nel tempo, è il fotogramma di un film composto da epoche, luoghi, immagini ed inseguimenti. E' la Los Angeles dei Gangster degli anni '40, mentre ricercati dalla polizia cerchiamo di cancellare le nostre tracce, nascondere il mitragliatore Thompson e rifugiarci nel covo, dove il “capo” ci attende per essere informato che tutto sia andato per il verso giusto. Eroici come solo il cinema può farci diventare, con in bocca un mezzo Toscano Extravecchio, indossando il nostro completo gessato ed un Borsalino in testa, girando solo lievemente la testa e con un tono che non ammette repliche ordiniamo: Ehi pupa, portami un White Russian che prima di parlare col capo devo rinfrescarmi la gola.


Il Grande Lebowsky (The Big Lebowsky) 
Gangster Story (Bonnie e Clyde)


Il Fummelier  c

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