L'inizio di giornata non lasciava
presagire una gran bella serata. Pensieri, e rimuginamenti vari in
merito ai “soliti” problemi e alla mancanza di soluzioni
ottimali, non aiutavano. Sapere inoltre che uno degli “aficionados”
e sua moglie, non avrebbero partecipato, com'era invece piacevole
consuetudine, rischiava di rendere incompleta la serata. Completa non
lo è quindi stata, data la loro assenza, ma quasi perfetta si. Avevo
promesso di scrivere e pubblicare un resoconto della undicesima
edizione di “...il piacere di un incontro” 2014 proprio in suo
onore e su sua richiesta “per farlo sentire un po' là con noi”,
ma come si suol dire in questi casi, forse gli farà più male che
bene. Per quanto si è perso.
A dire il vero una piccola avvisaglia
di positività quotidiana l'aveva fornita la vicina di casa che per
ringraziarmi dell'aiuto a trovare delle fonti e dei testi per una
ricerca scolastica della nipote, mi ha omaggiato di due piccioni già
belli puliti e che adesso stanno dolcemente e sommessamente cuocendo
nella pentola di ghisa. E finalmente ero pronto per la serata...
Floreana – che ha presentato
anche la sua ultima fatica letteraria “La Superstizione - dalla
Mesopotamia all'Europa fra Religione e Magia” coadiuvata nella
presentazione del libro dal prof. Angelo Floramo, amico e
persona stimata.
Prof. Floramo, Dott. Fiorica, Cristina Nonino, Floreana Nativo (foto di Ricky Modena) |
Uno di quelli che – in un periodo brutto della tua
vita – non “scompare” e ti dà una mano a venirne fuori...e
questo – perdonate la divagazione – è molto meno scontato di
quanto romanticamente tanti affermano di poter dire dei loro “amici”
(feci questo errore anche io) che alla prova dei fatti, non si
manterranno tali.
Prof. Angelo Floramo (foto di Ricky Modena) |
Di ciò gli sarò sempre grato. E con
questo, chiudo la parentesi: )
Proprio in virtù di questa occasione,
mi ha accompagnato in questa serata di degustazioni culturali,
eno-gastronomiche, tabagifere e conviviali, una cara amica - Michela
- interessata all'argomento del libro in questione. Astemia, non
fumatrice e un po' “pesce fuor d'acqua”, per come si è lei
stessa definita, sarà lei che fornirà quel valore aggiunto alla
serata che mi sarebbe sicuramente stata avversa, come al solito. Vado
a spiegare.
Nel corso di questi incontri si
svolgono un paio di estrazioni per vincere alcuni pregevoli premi
messi a disposizione da produttori amici e partner della serata. In
genere sono due i momenti ludici, il primo vede il tentativo di
riconoscere la regione di provenienza di un vino degustato alla
cieca. Fra coloro che indovinano – anche se molto spesso è
capitato che indovinasse solo una persona sulle 80 circa che
partecipano – si sorteggia il fortunato. Il secondo è
esclusivamente affidato alla fortuna, dato che vengono estratti da un
contenitore, quattro biglietti numerati, la cui copia gemella è
stata fornita all'arrivo ad ognuno dei partecipanti.
Facciamo però un poco di ordine e
diamo una linearità al discorso.
Arrivati e depositati i soprabiti
presso il guardaroba, siamo stati accolti – oltre che per i saluti
– per avere biglietto numerato, sigaretto di benvenuto (Cohiba)
e dare il via all'aperitivo a buffet. Vini delle Vigne di Zamò e
vassoi a ciclo continuo – quindi sempre caldi ed appena fatti - di
pizza, bigné di pasta fritta e farciti di patè di fegatini e altri
ripieni di baccalà mantecato, verdure fritte, olive all'ascolana,
polpette di carne, crocchette di patate, polpettine di riso e speck e
altro ancora.
Finito di mangiare
e di bere, oltre che salutarsi e chiacchierare amabilmente con vecchi
amici e conoscenti e nuovi acquisti della serata, ci siamo accomodati
nel salone approntato appositamente con tavoli apparecchiati di tutto
punto.
Panoramica della sala ed ospiti (foto di Ricky Modena) |
La presentazione del libro è stata oltre che interessante,
molto divertente, merito della capacità oratoria dell'autrice e del
professor Floramo che han reso leggeri, argomenti non proprio facili.
Dato che la nascita e la storia della superstizione e della magia
includono spesso racconti di omicidi, cannibalismo, sacrifici,
invasioni, conquiste e massacri nonché approfondimenti filosofici e
antropologici che di primo acchito non sembrerebbero proprio idonei
ad una serata conviviale.
Presentazione del libro (foto di Ricky Modena) |
Il Libro presentato (foto di Ricky Modena) |
E'
arrivato quindi il momento di essere serviti del primo dei due
manicaretti offerti dalla ditta Masé
di Trieste. Tagliato a mano da uno dei due esponenti/titolari Masè, anche loro graditi ospiti all'incontro, e servitoci a tavola dai solerti
camerieri dell'Astoria di Udine, abbiamo
avuto il piacere di degustare il “Nero Trieste” - un “praga”
(malgrado il nome è risaputo che il cosiddetto prosciutto
di praga nasce a Trieste) cotto
e ricoperto da uno strato di caramello che appunto risulta nero alla
vista e deliziosamente dolce-amaro, assaggiato assieme alla rosea
carne della coscia di maiale cotta. Il tutto innaffiato da un
buonissimo tocai....pardon,
friulano 2012 di Le
Vigne di Zamò.
Taglio del "Nero Masè" (foto di Ricky Modena) |
Dopo aver ammirato
gli ultimi nati in casa Dupont, l'accendino e la penna in
Edizione Limitata 2014, si è dato il via alla degustazione alla
cieca del vino (rosso).
Penna Ediz. Lim. Dupont 2014 (foto di Ricky Modena) |
E qui la serata vira in una direzione
migliore rispetto a quanto solitamente è accaduto nelle edizioni
precedenti a cui ho partecipato. Michela, l'amica astemia, ha bagnato
le labbra col vino e ha avuto l'immagine del mare pugliese ed è
stata una delle quattro persone ad aver individuato la regione di
provenienza di questo Salice Salentino di Leone de Castris che
surrettiziamente ci era stato dato in degustazione.
Ero già pronto a
fare la danza della vittoria, perché speravo veramente nella
cosiddetta fortuna del principiante, per questa prova e – in
seguito - nella ferrea regola non scritta che un accessorio da fumo
viene vinto da persona non fumatrice, possibilmente invitata per caso
e che dichiara “ma io non ci volevo nemmeno venire” e a cui si è
regalata la quota di partecipazione per convincerla. Un po' come il
famoso “come hai iniziato a fare la modella/attrice?” So, che
conoscete la risposta...diciamocelo tutti insieme: “Per CASO...ho
accompagnato un'amica a fare il provino e hanno preso me”. Visto?
Era facile, vero?
Ma la sorte,
nell'estrazione di spareggio, ha scelto uno degli altri tre, ovvero
Fabio (della palestra, quello che conosci anche tu, Cesare.
Ricordi? n.p.a.a. [nota per amico assente]), a cui è andata,
consegnata da Cristina Nonino in persona, gradita presenza
assieme al marito, una bottiglia di Grappa Nonino Antica Cuvée.
Cristina Nonino (foto di Ricky Modena) |
Assolutamente da
menzionare la soluzione data dall'amico Roberto Sgheri nella
gara di riconoscimento della regione di provenienza della
degustazione cieca, e poiché un'immagine val più di mille parole...
Risposta a: "...indovina la regione italiana" |
“Lo Sgheri”
(chi è costui?), vincitore di uno zippo, ad un'altra serata,
sponsorizzata dall'omonima casa di produzione americana e Club
Amici del Toscano, poco prima della sua partenza per
l'Afghanistan e nuovamente vincitore di un altro zippo, alla stessa
serata un anno dopo, appena tornato dall'Afghanistan. A causa di ciò
viene ancor oggi ripetutamente offeso e vilipeso con espressioni qui
irripetibili sulla magnificenza del suo apparato posteriore, anche se
si fece – almeno in parte, perdonare – per averci donato la pezza
ricamata del Club del Sigaro Toscano da lui creato e gestito
ad Herat, quand'era in missione. A lui oggi il nostro affetto e la
nostra solidarietà per il superamento di questo periodo di salute
infelice, dovuto alla convalescenza (con prossima riabilitazione) per
l'operazione subita dopo la rottura del tendine distale del bicipite
del braccio destro, che lo menoma non poco.
"Lo Sgheri" (foto di Ricky Modena) |
Seconda fase
gastronomica con Masè ed il suo rinomato e delizioso
prosciutto cotto in crosta di pane, accompagnato da un ottimo
Schioppettino 2008 sempre di Le Vigne di Zamò.
Poi la conferma
della regola di cui sopra e di cui ho ancora vivido un esempio
lampante. Mi ricordo ancora. Successe tre anni fa, se non mi fa
difetto la memoria per quanto concerne il tempo passato. Una donna,
amica di un assiduo frequentatore di queste serate che – non
fumatrice, per la prima volta ospite a “...il piacere di un
incontro” e a cui era stata offerta la partecipazione dall'amico
“cavaliere” della situazione. Vinse un accendino della serie
Classic di Dupont che ha regalato, appunto, al suo
accompagnatore. Ebbene...confidavo in tale “superstizione”. Ho
avuto ragione.
Passati
successivamente ad altri, l'accendino minijet e la Penna Dupont, è
stato chiamato il numero 21 (io avevo il 22, ovviamente) con in palio
un Humidor Habanos - Edizione Limitata - Hoyo de
Monterrey e io ho cominciato a fare festa, a ridere e saltare
come un bambino.
Momento dell'apertura del premio |
E ho reagito così per una serie di motivi...la cosa
è ironica.
- Vince il premio appunto “l'amica che partecipa per la prima volta, non voleva venire , che non beve e che non fuma ,e a cui hai offerto la serata”.
- Io stesso sono produttore – fra le altre cose - di humidor (sebbene di altra tipologia e filosofia di costruzione).
- Convinco l'amica a “girarmelo” come regalo di natale anticipato.
Adesso fa bella mostra di
sé in casa, e custodisce ed affina il sigari “comunitari” che
l'amico Mirco Mastrorosa lasciò in deposito presso la mia
umile magione, per avere da fumare ogni qual volta ci si
ritrova assieme, compreso Cesare...”the absent friend” della
serata, e motivo di questo mio lungo e – spero da lui –
apprezzato resoconto.
Humidor sul luogo di lavoro |
Subito dopo ad ognuno di
noi è stato offerto un Trinidad Reyes, il “piccolo” della
casa cubana, piccolo di formato, ma non piccolo di gusto.
Accompagnato dalla grappa “che si abbina bene con qualunque sigaro”
- che ho in tal modo definita allo scorso Good , in presenza
di Cristina Nonino alla degustazione da me condotta con
l'Antica Cuvèe.
E così, proseguendo i
nostri discorsi sul cinema, la musica, la carriera di attrice
dell'hostess della serata, Ruth anche lei al nostro tavolo, e altri
argomenti intavolati con Livio Fiorica, Ricky Modena il fotografo,
Alessio, un restauratore che ha
vissuto e lavorato in Cina e in altri interessanti paesi, si è
conclusa la serata. E tutti vissero felici e contenti :)
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