lunedì 10 agosto 2015

Del prendersi cura di un Panama...



Oggi, approfittando di un mio recente acquisto, appronto una breve e semplice guida pratica per prendersi cura del proprio Panama.
Vi renderete conto che, essendo fatti di un materiale naturale, la Palma Toquilla (Carludovica Palmata), proprio come il tabacco ed i sigari, anche i Panama necessitano di essere conservati al giusto grado di temperatura ed umidità. 
Questa guida non intende essere esaustiva, ma fornire alcuni consigli per prendersi cura di un accessorio meravigliosamente elegante e di pregio.
Lo so, si fa presto a dire "Panama", e poiché ne esistono di svariate marche e di molteplici qualità, i cappelli potrebbero reagire in maniera differente. Come per tutte le cose, si deve agire con buonsenso.

Ma andiamo con ordine...

Come prendere il Panama

Se possedete un Panama stile Fedora-Borsalino, sebbene sia la forma stessa ad invitare a farlo, combattete l'istinto di prenderlo per la corona (o calotta) usando pollice e medio e inserendo l'indice a fare "morsa", per stringere ed afferrare il cappello, in modo da riuscire a sollevarlo. Il rischio concreto è di stressare oltre il limite, la resistenza del materiale sagomato ad hoc a formare il "pizzicotto" centrale e quindi di procurare la rottura delle fibre. Che la corona abbia o non abbia sagomature, il Panama va preso e tenuto, per posizionarlo correttamente sulla testa, tramite la falda (o tesa), possibilmente con entrambe le mani. Si avrà oltretutto la possibilità, in maniera semplice e rapida, di modellare estemporaneamente quest'ultima, prima di indossare il cappello, per adattarlo al nostro gusto estetico.

Come conservarlo

Non dissimilmente ad un sigaro, il Panama necessita di essere conservato in condizioni ottimali. Ambiente fresco ed umido, come quelle di un bagno o di un seminterrato/cantina permettono alla paglia di mantenere elasticità e morbidezza, e mantenere la forma originaria. Se ci si rendesse conto che il cappello ha perso queste caratteristiche per la troppa secchezza, è sufficiente vaporizzare pochissima acqua sulla superficie, in modo da reintegrarne, lentamente, il grado di umidità ottimale. Va da sé, al netto di queste considerazioni, che sia sconsigliato lasciare il cappello alla diretta luce del sole e/o in ambiente assai secco, per evitare spiacevoli variazioni di colore, oltre che la secchezza delle fibre, con più facile rottura delle stesse. Per contro, passeggiare sotto la pioggia battente con indosso il proprio Panama procurerà - oltre a possibili danni -  la completa perdita della forma originaria, difficilmente ripristinabile. Un tentativo di ridare forme perdute, lo si può fare stirandolo, impostando il ferro a bassa temperatura e frapponendo tra il ferro e il cappello, un panno leggermente umido.

Se possedete un Panama "foldable", ovvero arrotolabile, viene consigliato di mantenerlo così per il tempo esclusivamente necessario al viaggio, non per la sua conservazione a lungo termine. 

Come pulirlo:  

Se fosse necessario pulirlo, utilizzare sapone delicato e un panno pulito bianco e pochissima acqua. Se possibile rimuovere lo sporco semplicemente con una gomma da cancellare bianca, per matite. Un'altra opzione è l'utilizzo di salvettine delicate per viso e/o per bambini.
Evitare l'uso di alcool o sostanze pulenti aggressive.
Le possibilità per la pulizia sono quindi molteplici, in funzione della tipologia, del colore del Panama e del grado/tipo di sporco.





...e adesso godiamoci il nostro amato Panama



Il Fummelier  c


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