giovedì 7 novembre 2013

Sigaro Toscano e...Mancino Vermouth - 1/5


Il mondo dei vini, dei distillati, dei liquori e delle birre sono vasti, tanto quanto quello dei cibi. In questo e nei prossimi articoli, analizzerò – sottoponendovi il mio personale punto di vista – alcune eccellenze nazionali che ho avuto l'onore ed il privilegio di assaggiare, di abbinare al mondo del tabacco e  in particolare del Sigaro Toscano.
Sarà un piccolo excursus non definitivo – visto che la mia passione per il buon bere, il buon fumare e il buon cibo – non si esaurirà così presto.
Ne ho scelte 5, solo per cominciare. Per Ferrari e Riserva Lunelli farò un ulteriore discorso a parte. Il tutto nasce come spontaneo proseguimento di ciò che l'appena trascorsa Fiera del Gusto di Udine, il “GOOD 2013” ha rappresentato; un percorso straordinario di degustazione ed abbinamenti eno-fumosi.

Mancino Vermouth, Birra da Divano Xyauyù di Teo Musso -“Baladin”, Vino Serprino di Quota 101, Cioccolateria Bonajuto e Brandy Villa Zarri (del quale ho già parlato in un particolare abbinamento ma che – a mio umile parere – merita un ulteriore approfondimento).


Cominciamo quindi, con il Vermouth Mancino.


Parlando con Guido Fini Zarri e dopo aver scoperto che la sua famiglia era stata l'inventrice del Select (se non lo conoscete non sapete quanto vi siete persi, visto che l'attuale prodotto attualmente in commercio con lo stesso nome, non è più di proprietà della famiglia Zarri e non ha nulla a che vedere con il prodotto originale) chiesi se esistesse ancora qualcuno che producesse il VERO vermouth. La risposta fu lapidaria: Mancino.


Ho avuto la possibilità di conoscere Giancarlo Mancino al Vinitaly a Verona  ed ebbi la possibilità di degustare i suoi prodotti. In quell'occasione ho avuto inoltre l'opportunità di vederlo lavorare dietro il bancone del bar del suo stand e di gustare un Milano-Torino da lui miscelato. Che dire...leggete il suo curriculum, non per niente è stato nominato anche – fra le altre cose – miglior barman mondiale.



 Non parlerò di lui quindi, se non in maniera appena accennata. Questo perché potete visitare il suo sito, seguire le sue gesta ed i suoi appuntamenti su twitter, su facebook, e in molti altri spazi web in cui viene citato e in cui si parla dei suoi prodotti; insomma  il Mancino uomo potete cercare di conoscerlo da soli, per scoprirne l'eclettismo e la passione; io proverò a farvelo conoscere, anche se solo parzialmente e soggettivamente, attraverso i suoi prodotti che, non c'è bisogno di evidenziarlo più del dovuto, consiglio almeno una volta di provare.
Il Vermouth nasce alla fine del '700 a Torino, ma gli appassionati sanno quanto sia difficile trovare oggi, e soprattutto in Italia, un prodotto all'altezza delle aspettative.
Proporre alle persone una degustazione di Sigaro Toscano in abbinamento al Vermouth – facile rendersene conto – non è così semplice. Parte delle persone non sa esattamente cosa sia. Altri arrivano ad associarlo a nomi come Campari e Martini e la domanda che pongono immediatamente è: “ma così, liscio? Non in un cocktail?”
Certo, il Vermouth è ingrediente f.o.n.d.a.m.e.n.t.a.l.e. dei più famosi e rinomati miscelati del mondo, ma così come per gin e tequile “commerciali”, non ci sogniamo neanche lontanamente di degustarli puri. Mancino invece è, il riscontro avuto nelle degustazioni ne ha dato conferma, una eccezione; basta fare un prodotto “alla vecchia maniera”, con le erbe, con il vecchio procedimento, per tornare alle origini del gusto. Semplice.
Chiedendo fiducia e superando le prime titubanze, dopo aver condotto gli avventori alla sala Fumoir, mi è bastato far portare al naso i calici in cui lo avevamo servito per conquistare l'attenzione e far si che la degustazione potesse proseguire in rilassatezza e soddisfazione.
Rosso Amaranto, servito con una fetta di arancia, Bianco Ambrato servito da solo e Secco, servito con una gustosa e grossa oliva dolce siciliana, sono state le tre alternative che nel corso delle giornate sono state offerte e degustate con Toscano Modigliani, e Toscano Mascagni, l'ultimo uscito in casa Manifatture Sigaro Toscano, che ha riscontrato alto gradimento e in molti sperano che diventi un prodotto continuativo.
Dopo il profumo, il gusto, e il rendersi conto di come, di fronte a questi Vermouth, ci fosse un mondo diverso rispetto a quanto conoscevano. La reazione di molti è stata quella di chiedermi la bottiglia e di leggere l'etichetta, con curiosità ed attenzione, di cui la persona ritratta nella foto è solo un esempio.

  
 (Nel ritratto, il giornalista Mirco Mastrorosa)

Ovviamente è impossibile descrivere a parole queste sensazioni, sarebbe comunque uno sforzo improbo ed inutile. Ma se ad ogni degustazione le persone chiedevano, mentre proseguivamo con l'abbinamento fumoso e con la descrizione del mondo del Sigaro e delle sue declinazioni, il bis...e poi il ter, fino ad obbligarmi ad un certo punto a chiudere repentinamente l'appuntamento per dare la possibilità di preparare per la degustazione successiva, beh un motivo doveva pur esserci.

Per conoscerlo ed avere informazioni su di lui, sui suoi prodotti e sulla distribuzione:



Il Fummelier  c

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